L’Almanacco 36 / Primavera 2025


SOMMARIO

EDITORIALE | DIECI

CULTURA MATERIALE | SOLO DOPO SI CAPISCE
di Laura M. Alemagna, fotografie di Antonello Carbone
Gira in questi mesi, tra sale e festival, l’ultimo film di Daniele De Michele, I MASTRI. Un’occasione per allontanare lo sguardo dalle tavole imbandite e puntare l’obiettivo su tavoli di lavoro e altri arnesi.

AGRICOLTURE | AGRICOLTORE A MODO MIO
di Mary Taylor Simeti, illustrazioni da Kai Salo
Mary arriva in Sicilia nel 1962, con in tasca una laurea al Radcliffe College. Si propone come volontaria al centro di sviluppo comunitario gestito da Danilo Dolci. La Sicilia che conosce in quel luogo è disgraziata, sprofondata tra miseria e abbandono. Una spietata traversata nel deserto con cui fare i conti. In quei mesi di formazione Mary conosce Tonino Simeti, a quei tempi insegnante di Estimo all’Università di Agraria a Palermo. La morte del fratello maggiore di Tonino impone a entrambe l’approdo a Bosco Falconeria, azienda di proprietà della sua famiglia.

IL PRIMO SGUARDO | ALTISSIMA MISERIA
di Claudia Di Palma, illustrazione di Francisco de Zurbaràn 
In Altissima miseria (Musicaos, 2016) Claudia Di Palma instaura un corpo a corpo con la nominazione e la figura, con il loro (suo) fine, il loro (suo) confine, la loro (sua) fine. Dai suoi versi si ergono le Domande: “In cosa e quale dove la parola può il Mondo? Quale tipo di Mondo partorisce il nominarne la figura, le sue infinite possibili figure?”. Di Palma pare indicarci un’ipotesi di via asciutta e confinante: noi siamo le figure che le parole ci delineano addosso, noi siamo la trama che la frase ci ricama intorno, noi siamo l’equivalente solare, il veribile vivo e carneo del lingua io. In Altissima miseria la poeta ci porta a immaginare l’alfabeto come semenza del ragionamento e primo paesaggio, atto fondativo, del nostro esistere.

RAPPORTI DI PRODUZIONE | COMPAGNI DAI CAMPI E DALLE OSTERIE
di Alessandro Gerosa, fotografia di Laura M. Alemagna
La città contemporanea sta trasformandosi anche intorno ad economie e consumi nuovi, insaporiti da vini e cibi ottimi e da ottimo marketing. In questo processo quale ruolo giocano osti e ristoratori?

TUMULTI | MILANO E IL LEONCAVALLO
di La Terra Trema e Folletto25603
C’è ancora spazio per l’autogestione e per comunità autonome e fuori norma nelle metropoli?

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