Preggio

Indirizzo: Case sparse di Preggio, 147 06019 Umbertide (PG)
Telefono: 0759410191
Fax:
E-mail: elena@preggio.it
Sito internet: www.preggio.it

Proprietario: Preggio Soc. Agricola s.s.
Possibilità di visitare l’azienda (si o no; se sì indicare in quali giorni): si, tutti i giorni, tutto l’anno
Eventuali strutture ricettive (tipologia e n° posti): no, abbiamo chiuso l’attività agrituristica nel 2014
Descrizione del nucleo famigliare e loro coinvolgimento nelle attività agricole (descrizione sintetica): Siamo una coppia e viviamo in azienda da quando è stata acquistata 10 anni fa. Elena si occupa dei lavori nel vigneto e delle fiere, Bruno si occupa di presentare i vini on line, di etichette, di scatole

Proprietà dei terreni (se una parte in affitto, specificarne l’estensione): la proprietà si estende per 89 ettari, 24 dei quali in affitto, la maggior parte è bosco
Superficie coltivata totale (ettari): 15 ettari circa
Superficie coltivata a vigneto: 2,5 ha
Superficie coltivata ad uliveto: 10 ha
Tipo di coltivazione (convenzionale, integrato, biologico, biodinamico, con o senza certificazione, altre particolarità): biologico certificato
Eventuali società di certificazione: Icea
Altre colture (quali): prati con essenze mellifere
Eventuali prodotti acquistabili in azienda: miele, olio, vino, confetture

Enologo o responsabile di cantina (se consulente, specificarlo): Simone Zucchetti, consulente esterno
Agronomo o responsabile conduzione agricola (se consulente, specificarlo): Simone Zucchetti, consulente esterno
Lavoratori fissi (indicare il numero): 1
Lavoratori stagionali (indicare il numero): 1 + 4 in occasione della raccolta di uva e olive, il contratto con cui vengono assunti è a tempo determinato
Tipologia di contratto di lavoro utilizzata per i lavoratori fissi: contratto a tempo determinato. Il lavoratore è stato assunto per 8 anni (da quando abbiamo avviato l’attività) con un contratto a tempo indeterminato. Due anni fa abbiamo chiuso l’attività agrituristica e non eravamo più in grado di sostenere un contratto a tempo indeterminato. Abbiamo consultato insieme al lavoratore un sindacato e abbiamo concordato la trasformazione del contratto in tempo determinato con assunzione da gennaio a dicembre, rinnovandola tutti gli anni. Lo specifico perché è stata una decisione molto sofferta dovuta a circostanze che non ci saremmo augurati.
Tipologia di contratto di lavoro utilizzata per i lavoratori stagionali: contratto a tempo determinato
Ricorso a lavoro interinale (si o no, frequenza): no

Vini prodotti (Denominazione e cru o nome di fantasia):
Delèlena IGP Umbria Grechetto,
Delèlena IGP Umbria Rosso (Sangiovese a grappolo grosso 100%),
Delèlena IGP Umbria Rosato (Sangiovese)

Numero totale di bottiglie prodotte (mediamente): circa 8000-8500
Vendita diretta in azienda (specificare si o no): si
Canali distributivi (specificare quali agenti/distributori, aree di interesse, e la percentuale):
Vendita nella media e/o grande distribuzione (specificare si o no e se si  in quali catene): no
Totale vendite ultimo anno (solo vino, fatturato e vendita diretta): 3000 euro (abbiamo appena iniziato… confidiamo in un miglioramento…)

Numero totale di bottiglie/litri di olio prodotte/i mediamente all’anno: 350
Vendita diretta (specificare se in azienda, mercati, fiere, e la percentuale): vendita diretta in azienda
Vendita nella media e/o grande distribuzione (specificare la percentuale e in quali catene, per esempio Coop, Eataly, ecc.): no
Totale vendite ultimo anno (solo olio, fatturato e vendita diretta): circa 200 bottiglie di olio con vendita diretta.

Una breve storia dell’azienda: Dieci anni fa esatti cercando casa ci siamo imbattuti in una graziosissima azienda agricola in vendita in Umbria. Gironzolavamo per l’Italia alla ricerca di tutt’altro, allora abitavamo all’inizio della Val Seriana in provincia di Bergamo. Letteralmente appena abbiamo visto questa proprietà siamo rimasti affascinati e abbiamo agito prima di riflettere. Non sapevamo nulla di agricoltura, nulla della mastodontica burocrazia che governa l’agricoltura. Siamo partiti drogati dal nostro entusiasmo e abbiamo ripreso contatto con la realtà a suon di schiaffoni. L’azienda era abbandonata ai tempi dell’acquisto. L’abbiamo ripulita, rimessa in funzione e abbiamo ampliato le attività impiantando il vigneto e appassionandoci di apicoltura. L’unica idea che è rimasta invariata sin dall’inizio è stata la scelta dell’agricoltura biologica. Abbiamo fatto un mucchio di corsi per orientarci e per capire come produrre olio, vino e miele di qualità e l’apprendimento non è mai mai finito. Siamo molto molto orgogliosi dei nostri prodotti e ogni volta che proponiamo il nostro vino o che facciamo assaggiare il nostro olio o il miele facciamo davvero fatica a fingerci modesti. A noi sembrano sempre i più buoni del mondo. Li gustiamo riconoscendoci tutto il nostro lavoro.

Cenni storici e geografici sul territorio (informazioni sintetiche): L’azienda si trova a 500 m in collina. Distiamo 2,5 km di strada non asfaltata da Preggio che è una frazione di Umbertide. Umbertide si trova sulla riva del Tevere, mentre Preggio che dista 20 km dalla sede del comune, è il punto più elevato del suo territorio (630 m slm). Preggio è uno dei numerosi graziosi borghi medioevali abbarbicati sul cucuzzolo di una collina, di cui l’Umbria è ricca. Siamo sulla seconda corona di colline che circonda il Trasimeno. La nostra azienda che era un tempo abitata da contadini che praticavano la mezzadria è immersa nel nulla. Distiamo tanto da tutto, ma questa è probabilmente l’unica cosa che davvero desiderassimo quando l’abbiamo scelta.

Condizioni ambientali del posto e dell’area di produzione (eventuali rischi ambientali): Il clima dell’area è “continentale”. Gli inverni non sono affatto rigidi e le ultime estati sono state piuttosto calde. Il tutto in linea con i cambiamenti climatici in corso. Ciononostante c’è comunque una discreta escursione termica in autunno che giova sia al vigneto che agli ulivi.  Il vigneto è orientato verso sud, l’impianto a ritocchino. I declivi sono dolci e operiamo con un trattorino a cingoli che è l’ideale per le condizioni del terreno. Il terreno è sassoso (scoglio, lo chiamano da queste parti), ma pare che olivi e viti lo apprezzino.

I miei principi e idealità di produttore: Non finire mai di imparare. Non finire mai di stupirci.

La mia opinione sull’utilizzo di OGM: Pratichiamo per scelta l’agricoltura biologica dall’inizio dell’attività. Ci siamo chiesti spesso se val davvero la pena richiedere delle certificazioni per qualcosa che comunque sceglieremmo per esigenze e convinzioni personali. Ci rispondiamo ogni volta che per il consumatore è di maggior garanzia la certificazione di un organismo appropriato rispetto alla nostra parola e quindi non abbiamo ancora rinunciato a farci certificare.
Dal nostro lontano e privilegiato punto di vista di contadini ci pare che potrebbero essere fatte delle scelte di consumo che non renderebbero necessaria l’introduzione di coltivazioni OGM.
Quanta terra viene occupata per coltivazioni di foraggere e mais per allevamenti intensivi? Abbiamo davvero bisogno di tutta la carne che viene allevata? Quanto è impattante per l’ambiente (un ambiente esteso, un ambiente planetario…) la coltivazione intensiva? Quanto benessere produce all’allevatore, al coltivatore, al consumatore? Produce benessere?
Crediamo nel principio di precauzione. Ci pare che la storia anche molto recente abbia svelato che molte delle proposte di innovazione anche in ambito agricolo si siano rivelate forzate e disastrose. Forse davvero la Natura è l’unica maestra per quanto riguarda gli esseri viventi.
Sono troppo fortunata per conoscere quale sia il giusto. Posso solo fare del mio meglio per praticarlo nel mio piccolo.
Stupita e affascinata.

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