Grillo igp Terre Siciliane bianco

Annata: 2015

La viticoltura

Nome vigneto/i: Rina vecchia
Suolo: terre rosse calcaree con presenza di sabbia in superficie.
Esposizione dei filari:
Altitudine: 10 metri slm

Vitigno/i: Grillo
Portainnesto/i: 140
Forma di allevamento: guyot
Età media delle viti: 46
Densità d’impianto (ceppi/ha): 2800
Produzione per ceppo (kg/pianta): 2
Produzione per ettaro (q/ha): 60

Trattamenti (tipologia e frequenza): rame e zolfo (oidio – peronospora)
Fertilizzanti (tipologia e frequenza): sovescio di fave
Data inizio vendemmia: 28/30 agosto
Modalità di vendemmia (indicare se manuale o meccanica, e se manuale indicare se in cassetta, in cassone, in rimorchio): manuale in cassone
Utilizzo di uve acquistate da terzi (se sì, in che percentuale): no
Certificazioni (biologica, biodinamica, altro): biologico
Eventuali notizie aggiuntive inerenti la viticoltura:

L’enologia

Modalità di diraspatura e pigiatura: per effetto di una pigia-diraspatrice 60 q/h
Modalità di pressatura: torchio verticale idraulico – manuale
Vinificatori in (materiale): acciaio inox 316
Macerazione (durata e temperatura, specificare se controllata): macerazione e fermentazione sulle bucce per 3 gg. (controllata 20°)
Anidride solforosa e/o acido ascorbico (quantità e momento di aggiunta): Anidride solforosa dopo la fermentazione lattica e pre-imbottigliamento
Utilizzo di lieviti selezionati (se sì, tipologia e provenienza; indicare se i lieviti hanno una certificazione No Ogm): non uso lieviti selezionati
Metodologia di stabilizzazione: non si effettua nessun tipo di stabilizzazione (proteica-tartarica)
Filtraggi (se sì, tipologia): no
Chiarifica (se sì, tipologia): no

Eventuale affinamento in acciaio (durata): 9 mesi
Eventuale affinamento in botte o barrique (tipologia, capacità e n° passaggi): no
Eventuale affinamento in bottiglia (durata): 9 mesi
Eventuali correzioni: no
Uso di mosto concentrato/mosto concentrato rettificato: no
Utilizzo di concentratore: no
Pratiche di “salasso”: no
Resa uva/vino (%): 70

Numero di bottiglie prodotte: 6600
Tipologia bottiglia (borgognona, bordolese, alsaziana, albeisa etc): bordolese
Tappo in (materiale): sughero sardo
Destinazione delle vinacce: spargimento in vigna
Produzione di grappe o distillati (si o no): no

Le caratteristiche chimiche

Titolo alcolometrico: 14
Acidità (g/l): 6,8
Ph: 3,25
Estratto secco (g/l): 32
Anidride solforosa libera (mg/l all’imbottigliamento): 20
Anidride solforosa totale (mg/l all’imbottigliamento): 35

Descrizione organolettica e libera

Il mio vino è:
Al naso: albicocca matura, note di agrumi – cedro, gessoso, molto sapido ed estremamente minerale.
In bocca: salato, fresco, ricco di terziari

PREZZO SORGENTE

Relativo alla bottiglia, indicare il prezzo sorgente compreso d’iva: 18 €

 

Eventuali altre considerazioni: Il Grillo è il vitigno nobile del “Marsala”.
Il mio grillo è una reinterpretazione del vino prodotto a Marsala prima degli Inglesi, che tradizionalmente è ancora bevuto a tavola dai contadini, si presenta con 14,50 di alcool e note ossidative.
L’uva viene selezionata in una vigna impiantata 33 anni fa su una duna di sabbia a 10 m s.l.m. e ad un Km dal mare, con un sesto di impianto di 2500 piante per ettaro, si tratta di clone antico caratterizzato da un grappolo spargolo che matura in modo disomogeneo e a cui viene praticata la pota verde.
Si vendemmia alla fine di Agosto quando l’uva già matura raggiunge solo per pochi giorni un delicatissimo equilibrio fra acidità ed alcolicità.
Il grappolo si presenta con una rilevante quantità di acini passiti, (la temperatura dal 1° giugno difficilmente è inferiore ai 33° con punte, a luglio ed agosto, di 44°), soltanto la cura estrema per l’apparato fogliare che deve proteggere i grappoli dal sole, la brezza notturna che ridà vita alle piante ed una distanza dal suolo adeguata, non permette il totale appassimento appassimento dell’uva sulle piante.
In cantina viene praticata una piccola macerazione sulle bucce (3 giorni) prima della pressatura con un torchio verticale, idraulico e manuale che permette di estrarre soltanto il mosto fiore.
Inizia spontaneamente una fermentazione alcolica in piccoli silos di acciaio di 2500 litri con lieviti indigeni presenti sulle bucce a temperatura non controllata (in Sicilia).
Inoltre per dar vita ad un vino che realmente esprima non solo il territorio, ma anche la storia enologia del territorio, si aspetta l’inizio e la conclusione della fermentazione lattica e solo allora si interviene con l’aggiunta di solfiti, quel minimo che permette di bloccare l’azione dei batteri lattici che potrebbero compromettere irrimediabilmente il vino.
Il vino matura fino a maggio sempre in acciaio per non essere contaminato da odori o sapori esterni, viene imbottigliato senza subire processi di chiarificazione, di microfiltrazione, ne stabilizzazione tartarica!
Il risultato è un vino estremo, con prevalenti odori terziari (cedro candito, mandorla amara, estremamente sapido e minerale) senza possibilità di mediazione in bocca, l’aspetto varietale si rivela con una pseudo sensazione di grassezza.

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