Comunicato n.1

Folletto25603 e Leoncavallo s.p.a.

LA TERRA TREMA
al Leoncavallo

Vini e vignaioli autentici, agricoltori periurbani, gastronomie autonome
28, 29 e 30 Novembre 2008 – MILANO

LA TERRA TREMA: torna anche quest’anno l’appuntamento che riunisce l’agricoltura critica di qualità allo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo di Milano, già sede della Fiera dei Particolari – t/Terra e Libertà/Critical Wine, ultimo sogno possibile condiviso con Luigi Veronelli.

Crediamo nel senso profondo di proporre un evento come LA TERRA TREMA nel cuore di Milano, al Leoncavallo perché il Leoncavallo è ancora sotto sgombero, ancora sotto attacco, racchiuso da Comune e Ministeri all’interno di pacchetto problematico, di un’emergenza nazionale che elegge a nemico migranti, spazi di socialità, cittadini e cittadine.

Il 28, 29 e 30 Novembre 2008 più di cento piccole aziende agricole – tra vignaioli provenienti da tutta Italia, coltivatori e allevatori (in special modo dal Parco Agricolo Sud Milano e Parco del Ticino) offriranno in degustazione e in vendita i propri prodotti.

Nel corso dell’evento oltre ad assaggi confidenziali e acquisti diretti sono previsti momenti pubblici di confronto, interventi di produttori, scrittori e giornalisti, proiezioni video, concerti, cene a filiera zero. Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto tra città e agricoltura periurbana; alla condivisione di un patrimonio culturale collettivo quale è il sapere gastronomico; alla discussione delle problematiche attinenti il settore agricolo e alimentare.

Verrà rivolto uno sguardo alle Carte della Terra, speciali carte dei vini adottate in spazi sociali e ristoranti (disponibili su www.laterratrema.org/carta-dei-vini). Strumento di valore e forza straordinaria permette di conoscere approfonditamente vita e storia dei vini che propone, lasciando che sia chi lo produce a raccontare il territorio, le pratiche di coltivazione, il valore qualitativo ed economico del proprio vino e del proprio lavoro. Prima ancora della distribuzione, senza mediazioni, agenti e rappresentanti. Le Carte della Terra accostano alla narrazione del vignaiolo la scelta di trasparenza schietta del ristoratore, il quale consente che avvenga questa trasmissione di sapere, lascia la parola (scritta) al produttore, accosta al prezzo sorgente il suo, spiegando le motivazioni del rincaro, le esibisce.

Infine: Milano e l’Expo del 2015, un discorso che impone approfondimenti.
Molto si parla di agricoltura, sostenibilità e produzione nella città metropolitana nell’anno della sua elezione a luogo deputato per l’Expo, ma poco veritiere e sincere sono le politiche e le economie mossesi finora in tal senso.
Nutriamo forti preoccupazioni per il futuro del territorio agricolo che si estende intorno a Milano, per il futuro degli agricoltori che qui lavorano (che continuano a chiudere e/o vendere). Quegli stessi agricoltori che, certo, oggi si trovano lusingati da promesse di gloria, pubblicità e futuri di vacche grasse.

Le città come Milano hanno finito per assomigliare alle politiche di chi le amministra. Assordanti, arroganti e vuote, le rappresentano bene. Gonfie di promesse non mantenute.
“NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA. Il diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta”. Possibile dare credito? Possibile credere che Milano voglia nutrire il pianeta quando, incattivita, nell’odio uccide per pochi biscotti?

Agricoltori, allevatori, sono chiamati da questa Milano a raccontare di un’identità rurale della metropoli, nelle università, nelle piazze. Sembra bello. Ma c’è un rovescio della medaglia e ci preoccupa.
Ci preoccupa che sia stato svenduto mezzo Parco Agricolo Sud Milano. Ci preoccupa che velati dal vessillo di
un’agricoltura valorizzata si lavori con cemento, bugie, speculazioni immobiliari. Ci preoccupa che a dare aura ecologica a tutto questo siano state chiamate associazioni come Legambiente e Slow Food. Ci preoccupa che a nascondere tonnellate di cemento, infrastrutture gigantesche, affari, soldi e speculazioni siano stati chiamati i contadini: uomini e donne che con l’amore per il proprio lavoro custodiscono il nostro territorio.

Per questo riteniamo ancora più importante riproporre LA TERRA TREMA al Leoncavallo s.p.a di Milano dal 28 al 30 Novembre 2008.
Parteciperanno centinaia di agricoltori con l’intenzione di discuterne e parlarne. Qui continueremo ad immaginare, realizzare, a supportare progetti concreti che nascono da anni di relazioni, discussioni e confronti.
LA TERRA TREMA è un invito ai guardiani del territorio ad uscire temporaneamente e a darsi al racconto delle proprie quotidiane resistenze. LA TERRA TREMA vuole ribadire che l’agroindustria e la grande distribuzione, gli ipermercati, i grandi centri commerciali, la ristorazione prefabbricata, sono anzitutto i luoghi della negazione dei diritti, dello sfruttamento, dell’infima qualità del lavoro, della distruzione dei territori, della omologazione di merci e sapori, l’alienazione dei bisogni e del vivere sociale.

LA TERRA TREMA al Leoncavallo
Vini e vignaioli autentici, agricoltori periurbani, gastronomie autonome
28, 29, 30 Novembre 2008
Via Watteau 7 – Milano

Folletto 25603 (Abbiategrasso, Mi)
Leoncavallo s.p.a. (Milano)

Sito: www.laterratrema.org
Email: info@laterratrema.org

 

“Sarà una fiera del tutto nuova; vi si assaggeranno i vini di ogni parte d’Italia. Festeggeremo la vita”. (Gino Veronelli, in occasione della prima edizione di tl/cw al Leoncavallo, Dicembre 2003)

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